Lo spazio educante

Marzo 25 2024 0Comment

Viene presentato il 26 marzo alle 18:30 presso il Nido “Nilde Iotti” in via Fratelli Bandiera, 12/C, a Reggio Emilia, il progetto per il nuovo Polo nido-scuola dell’Infanzia. La struttura, che ospiterà 3 sezioni Nido e 2 di Scuola dell’Infanzia per un totale di 96 alunni, sorgerà in prossimità del parco Nilde Iotti, ex Parco Ottavi.

La progettazione è stata guidata dai principi del Reggio Emilia Approach, volti a intendere la scuola come spazio del possibile. Grande attenzione è stata data agli spazi comuni sia all’interno che all’esterno della struttura, destinando quasi la metà della superficie d’intervento all’area verde intorno ai corpi di fabbrica (2.938 mq su 6.608 mq totali).

Per l’arch. Giulio Zanni progettista e socio di Cairepro:“È un progetto partecipato frutto di un approccio integrato e multidisciplinare di un collettivo ampio in cui tutti, dall’Architetto, allo Strutturista, agli Impiantisti, dal Paesaggista alle Pedagogiste, all’Amministrazione hanno apportato il loro contributo essenziale fatto di competenza, esperienza e sensibilità.  Come nei migliori esempi del Reggio Emilia Approach ne è nata una “piccola città” articolata attorno a una piazza. Un edificio organico, accogliente e stimolante, in connessione con il quartiere e la natura,  aperto alle trasformazioni future. ” 

 

 

Per garantire la sostenibilità ambientale dell’edificio è stato adottato un approccio volto alla bioarchitettura e alla bioclimatica. Queste metodologie mirano principalmente a massimizzare il risparmio energetico e il benessere delle persone. Questi obiettivi sono stati realizzati applicando diverse strategie:

  • il raggiungimento di un eccellente livello di prestazione energetica dell’edificio;
  • un’ottimale orientamento e conformazione del fabbricato e degli spazi in modo da sfruttare l’esposizione e l’irraggiamento solare;
  • l’utilizzo di tecniche bioclimatiche e di sistemi di climatizzazione “passivi” a integrazione dei tradizionali sistemi energivori;
  • l’impiego di materiali naturali a ridotto impatto ambientale;
  • l’utilizzo di tetti verdi e/o coperture tipo cool roof;
  • l’ottimizzazione dei consumi di energia elettrica e dei consumi idrici;
  • il riciclo delle acque meteoriche;
  • la manutenzione e gestione dell’edificio il più possibili semplici ed efficienti;
  • il contenimento dell’inquinamento elettromagnetico indoor;
  • una buona areazione naturale integrata da un impianto di ventilazione meccanica controllata;
  • l’ottimizzazione dell’acustica all’interno dell’edificio.

Il Nuovo Nido sarà a consumo 0 (NZEB), rispettando i criteri CAM (Criteri Ambientali Minimi) e il principio DNSH (Do No Significant Harm) come previsto per gli interventi finanziati dal PNRR.

 

Progetto del verde eseguito in collaborazione con l’Arch. Matteo Verzelloni, immagini render realizzate da Stefano Barbieri – Imagovis.

 

 

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