L’edificio R. Rossi, seriamente danneggiato dal terremoto del 2012, è stato ricostruito su due livelli, suddiviso in due differenti parti e funzioni che si intrecciano e mescolano tra loro, Il Centro Diurno e Il Care Residence.
Gli spazi del piano terra sono destinati, al Centro Diurno, esso può ospitare fino a 15 utenti, il nucleo centrale è composto dal soggiorno e dalla sala da pranzo, accanto è collocate la serra dove si possono svolgere le attività di gruppo. La serra garantisce in tutte le stagioni un effetto di continuità tra l’interno e l’esterno della struttura grazie agli infissi scelti che in estate possono aprirsi totalmente mentre d’inverno costituiscono una parete trasparente.
Il punto di forza di questa parte di edificio è la flessibilità, infatti il soggiorno, la sala da pranzo e la serra, sono separati da arredi mobili che in caso di necessità possono essere spostati per ricavare un unico grande open space.
Quattro appartamenti al pianoterra e dieci residenze private che occupano interamente il primo piano compongono il Care Residence, nuclei abitativi per persone auto sufficienti.
I “blocchi” residenziali separati tra loro (anche mediante spazi distributive “aperti-coperti”) contribuiscono a dare maggiore autonomia ed indipendenza di accesso agli alloggi, in modo da rendere più fruibili gli stessi, aumentarne l’appetibilità commercial e soprattutto le condizioni legate alla qualità dell’abitare (e, di conseguenza, del vivere).