L’Éclat de Dakar sarà un edificio brillante ed emblematico che anticipa la città di domani, sfruttando le grandi potenzialità del sito e confermando il ruolo del committente nel proiettarsi verso nuove sfide imprenditoriali.
Senza rinunciare a questa ambizione di spicco nel panorama architettonico, l’edificio vuole inserirsi nel contesto urbano in modo sensibile, cogliendone spunti e opportunità e integrandosi perfettamente nel suo ambiente. La torre sorgerà sul Plateau di Dakar in un punto cardine di snodo urbano all’incrocio fra Allees Delmas e boulevard El Hadj Djily Mbaye.
Si tratta di un luogo prestigioso, esso fronteggia ad est il grande parco e l’edificio storico dell’Hôtel de ville che risale al 1918, la torre si situa a cavallo fra il tessuto denso e consolidato del Plateau a sud-ovest e la zona portuale a nord est per la quale è da prevedere come molto probabile un processo di rigenerazione urbana e di conseguente valorizzazione immobiliare nei prossimi anni.
L’aria di costruzione è sostanzialmente triangolare, con i due lati liberi paralleli alle strade citate. Essi fronteggiano direttamente l’isola di Gorée a est e le Îles des Madeleines a occidente, offrendo scorci visivi estremamente suggestivi e panoramici.
Impianto planivolumetrico pur sfruttando in modo efficiente la potenzialità del lotto, rifiuta le soluzioni banali e autoreferenziali. Al contrario, appare articolato e composito, offrendo, dai diversi punti di vista, scorci variati in un gioco di vuoti e di pieni, di superfici piane e curve, che nasce dalla regola chiara della combinazione di due blocchi identici per forma e dimensione ruotati l’uno rispetto all’altro per adattarsi al contesto.
In corrispondenza della linea di contatto fra i due blocchi, posizione ideale da diversi punti di vista, si trova il blocco della distribuzione verticale (scala e ascensori). In prospetto, la combinazione sinergica di pochi elementi formalmente caratterizzati, riflette e rende leggibili le funzioni e le vocazioni dei diversi parti del edificio, in una composizione coerente:
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Podio
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Piano terra e mezzanino
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Piani tipici
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Coronamento
Il podio è sostanzialmente una solida parete lapidea in travertino che media il dislivello fra le due strade. È quindi visibile solo dal lato est e si articola, “trasformandosi” in due scalinate: una più monumentale a sud, che si adagia seguendo la pendenza della strada e guida in modo chiaro verso gli ingressi dell’atrio principale e della filiale bancaria; l’altra – all’estremità nord – per collegare da entrambi i lati l’area di accesso all’ascensore / montacarichi dedicato al ristorante panoramico. Le due scale sono collegate da una balconata belvedere, posta alla sommità del muro, che è un percorso su cui si affaccia la bulangerie / pasticceria posta al piano terra. Il Muro del podio nasconde il piano superiore dell’autorimessa che è integrata da 25 posti auto esterni, ombreggiati da un filare di alberi, dal lato di AlléeDelmas.
I due livelli integrati e connessi del piano terra e del mezzanino sono risolti formalmente tramite il gioco delle trasparenze del vetro e dei frangisole in terracotta. Essi staccano il corpo dei piani superiori dal podio, come se esso fosse sospeso e sporgente, ombreggiando e proteggendo dagli agenti atmosferici le vetrate e gli ingressi di tutte le attività presenti ai piani inferiori (atrio, co-working, filiale bancaria e boulangerie pasticceria). Questo effetto è enfatizzato dalle strutture verticali poste arretrate di circa due metri rispetto ai piani delle facciate.
Qui troviamo l’atrio principale a cui si accede da entrambi lati e si sviluppa su due livelli (piano terra e mezzanino) con ampia percezione – e diretta connessione con una ampia scala elicoidale – dei due livelli. Quello superiore
I piani tipici costituiscono una massa imponente che avrebbe potuto facilmente risultare pesante se fosse stata caratterizzata come un pieno, chiuso negli spigoli.
Al contrario questi livelli sono trattati come se le loro facce verticali fossero dei piani sospesi, dei fogli talora curvati, leggeri e traforati dalle bucature delle finestre – che possono essere disposte a scacchiera grazie all’arretramento dei pilastri – e resi slanciati e vibranti grazie alla texture variata delle “baguettes” verticali in terracotta. Si tratta di un sistema di facciata ventilata con sottostruttura in alluminio e frangisole (tipo Terreal “Zonda” e “Autan”o similare).
Grazie all’effetto di riflessione della luce della finitura a smalto lucido delle strisce, la facciata apparirà più scura in basso e più chiara in alto. Inoltre, è possibile studiare diverse combinazioni di colori. Più si sale, più il gradiente è luminoso e il colore diventa più chiaro e raffinato, verso il blu cielo. Questo effetto è illustrato nello studio del colore della facciata alla fine di questo dossier.
Gli spigoli in cui convergono le cortine delle facciate, posti in posizioni strategiche per inquadrare il panorama circostante, sono tagliati da piani inclinati, in modo da ricavare dei terrazzi – quindi dei “vuoti” – che se da un lato cancellano ogni impressione di pesantezza, dall’altro proteggono le grandi vetrate dei prestigiosi uffici esecutivi dal sole diretto.
I tagli inclinati – che rendono trapezi i piani delle facciate – conferiscono dinamicità al volume dell’edificio, guidando lo sguardo verso il coronamento.
Il coronamento è caratterizzato da un trattamento della facciata che è una sottile modifica di quello dei piani sottostanti. Il frangisole in terracotta è l’elemento di connessione e assicura la coerenza, ma il retrostante involucro perde quasi completamente le parti opache a favore delle vetrate, con un effetto di rarefazione che da un lato smaterializza il volume verso il cielo, mentre dall’altro lato consente l’affaccio a 360 gradi della sala panoramica del ristorante. Quest’ultimo dispone poi di un’ampia terrazza affacciata direttamente verso il mare e l’Isola di Gorèe.
I differenti livelli dell’edificio, inclusi gli aspetti funzionali e distributivi e le quantità, sono ben descritti dagli elaborati grafici e nella tabella finale, ma in generale sono flessibili e si prestano a personalizzazioni e diverse suddivisioni delle unità immobiliari (fino a quattro per piano) grazie alla costruzione a secco delle partizioni e alla accorta collocazione di pochi elementi rigidi (servizi igienici, locali tecnici, guaine degli impianti).